CHIRURGIA DELLE ATROFIE OSSEE DEI MASCELLARI
L'edentulia primaria conseguente a processi infettivi quali la malattia parodontale e l'edentulia secondaria ad esiti chirurgici, a traumi, all'asportazione di neoformazioni cistiche o neoplasie, a trattamenti radioterapici, determinano la perdita di osso nel mascellare o nella mandibola, instaurando nelle atrofie alveolari più accentuate, un precoce invecchiamento del viso del paziente.
La perdita progressiva di osso e quindi di elementi dentari conduce in breve tempo all'edentulia parziale o totale, condizione assai invalidante con perdita delle capacità masticatoria, fonetica ed estetica, con conseguenti aspetti psicologici e sociali assai rilevanti e condizioni di inabilità fisica e psicologica.
L'implantologia orale consente di ottenere una riabilitazione dell'apparato stomatognatico in grado di restituire al paziente una funzione masticatoria-estetica soddisfacente, una buona estetica e il ripristino della fiducia in se stessi.
Le nuove tecniche di innesti ossei permettono di reintegrare l'osso perduto, ricreando le condizioni anatomiche che esistevano prima della perdita degli elementi dentari.
Ciò consente all’implantologo di posizionare l’impianto in posizione ideale con la possibilità di assicurare un ancoraggio stabile e duraturo alle successive protesi fisse o mobili, risolvendo situazioni anche molto complesse.
Negli ultimi anni sono state messe a punto numerose tecniche chirurgiche, materiali e strumenti, che ci permettono di rigenerare il tessuto osseo e i tessuti molli perduti.